RICERCA APPLICATA

Ambiente Mare

Progetto BioMAR3D (2022-2023)

Committente: Regione Calabria FEAMP Misura 1.40

Programma: P.O. FEAMP 2014/2020 – Misura 1.40

Titolo completo: Miglioramento della BIOdiversità MARina in aree marine della Rete Natura 2000 della Regione Calabria tramite reef artificiali realizzati con uso di materiali/scarti naturali e stampante 3D

Il progetto BioMAR3D punta a migliorare e incrementare la biodiversità marina in due aree ZSC della Regione Calabria, utilizzando reef artificiali appositamente prodotti con stampante 3D. La particolarità del tipo di reef risiede non soltanto nella modalità di produzione ma anche nella possibilità di scegliere opportunamente i componenti delle miscele con cui realizzare i singoli elementi, in modo che il prodotto finale possa meglio adattarsi alle caratteristiche del sito d’intervento e alle esigenze di ripristino/miglioramento della biodiversità locale.

I bioreef sono stati prodotti impiegando gusci di vongole inertizzati e frantumati (vedi primo prototipo in fig. 1). I gusci delle vongole, così come altri scarti biologici di lavorazione di molluschi e mitili, rappresentano oggi un rifiuto che le aziende di mitilicoltura accumulano e smaltiscono con grandi difficoltà.

Tramite la produzione di questi reef, il rifiuto in questione diventa uno scarto riutilizzato e valorizzato secondo un’operazione perfettamente aderente ai principi di economia circolare.
Sulla base dei risultati già conseguiti dal CURSA in studi precedenti e in contesti ambientali differenti, l’obiettivo di questo progetto è di evidenziare come i reef così prodotti possano garantire rese superiori, se confrontate a quelle conseguibili con massi tradizionali, sia in termini di attecchimento larvale e velocità di accrescimento/proliferazione sia per quanto concerne la duratura e la stabilità dei popolamenti bentonici e dell’ittiofauna associata alle strutture artificiali.

Obiettivi

Obiettivo del progetto è dimostrare che si possono migliorare le condizioni per il mantenimento e la stabilizzazione dello status biologico di habitat marini da proteggere, soprattutto quando questi ultimi risultano sottoposti a pressioni antropiche eccessive o ad impatti di altra natura che ne minacciano la conservazione. Pertanto, la possibilità di produrre i reef artificiali con la stampante 3D rende possibile dar loro forma e dimensioni confacenti ai siti di posizionamento, in modo che l’opera finale, oltre a possedere sufficiente stabilità e resistenza ai regimi idrodinamici locali, sia in grado di facilitare l’insediamento e la proliferazione della fauna marina (pesci e invertebrati) ed in particolare delle specie più vulnerabili che necessitano di azioni di protezione e ripristino mirate.

Il progetto vuole, inoltre, contribuire alla riduzione del degrado e alla salvaguardia ambientale, garantendo così il miglioramento generale dell’ambiente marino e favorendo, contestualmente e indirettamente, anche lo sviluppo del turismo delle aree interessate al progetto. Pertanto, esso riguarda i seguenti pilastri 1, 3 e 4 della strategia EUSAIR:
– Crescita Blu.
– Regione connessa.
– Qualità ambientale.
– Turismo sostenibile.

Attività

Il progetto BioMAR3D sarà completato nell’arco di 12 mesi e si articola in 4 fasi:
– FASE 1: progettazione esecutiva degli interventi presso 2 aree ZSC previa esecuzione di ulteriori studi e indagini di dettaglio anche per verificare le ipotesi progettuali a partire da quelle utilizzate per la predisposizione del progetto preliminare.
– FASE 2: esecuzione delle opere a partire da quelle riguardanti il ZSC “Fondali di Capo Tirone”. In funzione delle verifiche di cantiere relative alla realizzazione di queste strutture, seguirà la messa in opera dei reef presso il ZSC “Fondali da Punta Pezzo a Capo dell’Armi”.
– FASE 3: avvio di attività di monitoraggio e valutazione dei risultati progressivamente ottenuti in termini al miglioramento della biodiversità marina nei 2 ZSC di intervento;
– FASE 4: attività di comunicazione per migliorare la consapevolezza ambientale dei pescatori sull’importanza della protezione della biodiversità marina e divulgazione dei risultati ottenuti nelle fasi precedenti.

PER SAPERNE DI PIÙ
cursa@cursa.it

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