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Progetto EcoInPascoli: al via la fase sperimentale
Validare nuove pratiche di pascolamento controllato in parcelle destinate alla coltivazione di ortaggi ed essenze aromatiche all’interno di arboreti (olivo e noce).
Il progetto EcoInPascoli (Ecointensificazione di Sistemi Agro-Zoo-Olivicoli nel centro Italia) entra nel vivo con l’avvio delle fasi di sperimentazione; nelle scorse settimane il gruppo di lavoro ha eseguito i lavori di realizzazione del prototipo colturale eseguito all’interno del noceto dell’azienda partner di progetto, che rappresenta una zona di pascolo per 3000 ovaiole.
Nello specifico, in un’area che si estende su 6000 mq, tra le file del noce sono state seminate, in modo alternato, il trifoglio incarnato e l’ortica per una superfice di circa 5000 mq; al centro dell’impianto è stata realizzata una zona arbustiva di circa 1000 mq, dove sono state messe a dimora 80 piante di Timo e 40 di Rosmarino, anch’esse trapiantate in modo alternato ad una distanza tra loro di circa 1.5 m.
Scopo del prototipo è validare se le colture messe in campo riescano a sopravvivere all’ambiente impervio causato dall’allelopatia del noce e dal pascolo delle galline; inoltre, sarà valutato l’impatto che le colture hanno sulle performance produttive delle galline e sul loro stato di salute.
Il prototipo resterà in vita fino a settembre, periodo in cui al trifoglio e all’ortica si sostituirà la veccia e l’avena che resteranno in campo insieme al timo ed al rosmarino fino a maggio 2022.
EcoInPascoli è un progetto coordinato dal CURSA che vede la partnership della FIRAB (Fondazione Italiana per la Ricerca in Agricoltura Biologica e biodinamica) e la sperimentazione presso l’Azienda Agricola Cupidi Gallese e l’Azienda Agricola Coraggio.
L’obiettivo è introdurre nuovi modelli di gestione colturale dei sistemi agro-zoo-forestali al fine di valorizzarne la capacità adattiva.
Nello specifico, il Progetto – finanziato dal MIPAAF e Coordinato da Emanuele Blasi – attuerà combinazioni spaziali policolturali di specie erbacee e arboree, con inclusa l’introduzione di bestiame di piccola taglia in aziende agricole biologiche, studiandone i benefici, i costi, le opportunità e le minacce. Adottando un approccio multi-disciplinare e multi-attore, correlerà inoltre le evidenze emerse nell’adozione di buone pratiche agro-zoo-forestali con quanto già descritto in pubblicazioni di settore all’interno di sistemi agroforestali.
Durante il progetto verranno co-definiti con agricoltori, tecnici, operatori delle filiere, sistemi di allevamento integrati che mirano alla massimizzazione dell’efficienza d’impiego di risorse alimentari aziendali. Grazie all’apporto di innovazioni tecniche e gestionali saranno validati i benefici economici, ambientali e sociali, di nuove pratiche di pascolamento controllato in parcelle destinate alla coltivazione di ortaggi ed essenze aromatiche all’interno di arboreti (olivo e noce).
Dati di Progetto
Ente Finanziatore: MiPAAF PQAI I – Ufficio Agricoltura Biologica
Bando/affidamento/Decreto: Decreto Ministeriale 27 settembre 2018 n.67374
Durata del progetto e scadenza prevista: Dal 24/07/2020 al 24/07/2023 (36 mesi)
Responsabile di progetto: Dott. Emanuele Blasi (Cursa – UniTus)