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Grande partecipazione delle organizzazioni civili, delle istituzioni e del settore privato per la presentazione delle attività del primo anno dell’Osservatorio sull’Insicurezza e Povertà Alimentare. L’incontro, il cui obiettivo è stato raccontare i risultati del progetto sperimentale promosso dal CURSA e da Città Metropolitana di Roma Capitale, è avvenuto lo scorso 25 gennaio, presso la sala Di Liegro di Palazzo Valentini a Roma.

Il professore Davide Marino, che guida il progetto di ricerca, ha inaugurato l’evento lasciando spazio ai saluti istituzionali di Massimo Piacenza, direttore del Dipartimento IV “Pianificazione strategica e governo del territorio” di Città metropolitana di Roma Capitale, e Damiano Pucci, consigliere metropolitano “Pianificazione urbanistica, Pianificazione strategica, Agricoltura e Difesa del suolo”. Entrambi si sono focalizzati sull’importanza della questione povertà alimentare all’interno del piano strategico della Città metropolitana e hanno manifestato la necessità di integrazione tra i vari livelli amministrativi, ad esempio con il Comune di Roma. In rappresentanza del Comune di Roma e del processo di “food policy” è intervenuto Fabio Bonanno (Assessorato all’Agricoltura, Ambiente e Rifiuti), che ha sottolineato come il contrasto all’insicurezza alimentare rappresenti un obiettivo fondamentale della Food Policy di Roma.

Le esperienze virtuose del comune di Albano in termini di solidarietà alimentare sono state al centro dell’intervento del sindaco Massimiliano Borelli, che ha affermato come i confini amministrativi del Comune non debbano essere un limite dell’implementazione e quanto, invece, sia importante lavorare in un’ottica territoriale.

In seguito ai saluti istituzionali, l’evento si è concentrato sulle questioni della povertà e dell’insicurezza alimentare. Chiara Saraceno, sociologa di rilievo a livello internazionale, ha tenuto un intervenuto di apertura sul tema della povertà in Italia, mostrando statistiche e dati recenti. La professoressa Saraceno ha affermato che il tasso di povertà in Italia è in crescita dal 2010, con una forte concentrazione nel Mezzogiorno, tra le famiglie con tre o più figli (soprattutto se minorenni) e mono-reddito e tra le persone straniere. Inoltre, In Italia, la povertà si manifesta anche in presenza di un’occupazione, a causa di salari troppo bassi o della precarietà e del part-time involontario.

In seguito, il professor Davide Marino ha presentato l’Osservatorio sull’Insicurezza e Povertà Alimentare, mostrando le linee di ricerca principali e le metodologie utilizzate. Le ricercatrici del gruppo di lavoro Daniela Bernaschi, Laura di Renzo, Laura Prota e Francesca Felici hanno approfondito alcuni risultati del Report del primo anno di attività. Successivamente due ricercatori dell’Università di Bologna hanno affrontato il tema dello spreco alimentare, argomento intrinsecamente connesso alla povertà alimentare.

A termine dell’evento, una tavola rotonda coordinata dal professor Marino ha animato il dibattito sulla povertà alimentare in Italia. Rappresentanti dell’Università di Torino, della Fondazione Banco Alimentare, della Comunità di Sant’Egidio, di ActionAid, di Coop e dell’associazione Refoodgees sono intervenuti affrontando alcune criticità del sistema di assistenza e di recupero delle eccedenze alimentari.

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