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Deficit di natura? Medici e operatori sanitari al lavoro
A meno di un mese dalla sua apertura sono già 3.664 gli iscritti, tra medici pediatri e altri operatori sanitari, per il corso “Natura è Benessere (NèB): dalla parte dei bambini”, presente sul sito Eduiss, la piattaforma dedicata alla Formazione a distanza (Fad) dell’Istituto superiore di sanità (Iss). Per la prima volta in Italia, un corso che pone l’attenzione sull’importanza della Natura nel garantire una buona salute: il percorso formativo di aggiornamento, infatti, descrive il disturbo da “deficit di natura”, riportando i risultati di molteplici ricerche scientifiche internazionali ed evidenziando la correlazione tra il progressivo allontanamento delle persone dagli spazi verdi e l’aumento di pazienti affetti da disturbi fisici e psichici di vario genere.
L’obiettivo del corso Fad, realizzato nell’ambito del progetto “Ambiente, clima e promozione della salute dei bambini”, finanziato nel Programma Ccm 2017 del ministero della Salute, è fornire uno strumento per la formazione dei medici pediatri e di altri operatori sanitari per riconoscere i possibili effetti sulla salute dei bambini associati ai fattori di rischio ambientali presenti nelle aree urbane: un focus particolare è dato agli spazi verdi nelle nostre città, ai parchi naturali e all’importanza di un contatto diretto dei bambini con la Natura.
Al centro del progetto c’è l’urgenza di rinsaldare, con azioni specifiche, il rapporto dei bambini con la natura che rappresenta, come dimostra la letteratura scientifica internazionale, un elemento chiave di promozione della salute in età pediatrica e anche di prevenzione di diverse patologie. L’assenza di contatto con gli elementi naturali, meglio definita come “deficit di natura”, può contribuire a far insorgere nei bambini sia disturbi a livello fisico quali, obesità, carenza di vitamina D, fragilità del tronco, miopia e allergie, sia disturbi a livello psichico quali ansia, iperattività, aggressività e Adhd.
Il registro nazionale Adhd (Attention Deficit/Hyperactivity Disorder) dell’Istituto Superiore di Sanità evidenzia che 3.696 pazienti in età evolutiva, con una netta prevalenza di soggetti di sesso maschile, sono affetti da “Disordine da Deficit di Attenzione e Iperattività”, sindrome che è aggravata dalla dipendenza web, secondo molti ricercatori.
Secondo l’Istat, il 95% dei ragazzi, tra i 14 e i 19 anni, naviga su Internet: tale abitudine si trasforma in vera e propria dipendenza per circa 300 mila ragazzi e adolescenti a discapito della vita reale, scolastica e di relazione. È di poche settimane fa, inoltre, la notizia del riconoscimento di questa nuova patologia da parte del servizio sanitario pubblico del Regno Unito.
Da uno studio, condotto dalla Regione Lazio su ragazzi delle scuole medie, emerge che due studenti su tre non sanno eseguire una capriola in avanti, non sanno andare in bicicletta o saltare su un piede solo: insomma tutte quelle attività all’aria aperta, che hanno garantito un sano sviluppo di generazioni di bambini di ieri, sono state sostituite da immobilità nel proprio appartamento, TV e videogiochi.
Per questo la parola d’ordine della campagna è, innanzitutto, informare sui benefici per la salute, garantiti da maggiori occasioni di contatto con la natura, le famiglie, il mondo della scuola e tutti coloro che lavorano con i bambini nei Parchi e nelle Aree Protette italiane.
Fino a febbraio 2019 proseguirà anche la campagna informativa per le famiglie con un focus sui fattori di rischio ambientali e verranno realizzati seminari per dirigenti e docenti scolastici, workshop per operatori dell’educazione ambientale delle Aree Protette italiane e sarà promosso lo scambio di esperienze, di buone pratiche e di strumenti volti a far riscoprire i valori, le emozioni e il benessere garantiti dal contatto diretto con la natura.