CURSA INNOVA

La gestione sostenibile del riccio di mare

Il progetto PIPER di CURSA per la conservazione marina e la biodiversità costiera

A cura del dott. Daniele Fappiano

Nel contesto della ricerca applicata nel settore ambientale, il progetto PIPER (Studio propedeutico alla redazione di un Piano di Gestione della risorsa ittica del Paracentrotus nell’area costiera di Civitavecchia) promosso da CURSA nel 2022 è emerso come un fondamentale contributo alla sfida della gestione sostenibile del riccio di mare (Paracentrotus lividus) nella zona costiera di Civitavecchia, nel Lazio.

L’innovazione nel progetto PIPER si è manifestata attraverso l’integrazione di approcci scientifici all’avanguardia, la promozione della partecipazione attiva e la sensibilizzazione della comunità locale. Questo approccio multidisciplinare e collaborativo ha consentito di ottenere una visione più completa e accurata della risorsa ittica del riccio di mare e della sua interazione con l’ecosistema marino. Considerando le fluttuazioni stagionali e l’impatto sulla biodiversità delle comunità bentoniche, l’obiettivo principale è stato lo sviluppo di un piano di gestione efficace.

Un aspetto chiave dell’approccio innovativo è stato l’utilizzo di tecnologie digitali per la raccolta e l’analisi dei dati, permettendo così una gestione più efficiente e basata su evidenze scientifiche.

Un modello integrato per la gestione del riccio di mare

Il progetto PIPER ha adottato un modello integrato che combina la raccolta di dati scientifici, l’analisi dei dati in situ e la partecipazione attiva degli operatori della pesca e della comunità locale. La fase iniziale del progetto ha previsto la raccolta dei dati preliminari per valutare lo stato attuale della risorsa ittica e identificare le aree di pesca del Paracentrotus lividus lungo la costa di Civitavecchia. Attraverso campionamenti sul campo e analisi dei dati, è stata valutata la disponibilità di risorse ittiche e lo stato di salute delle popolazioni di riccio di mare.

L’importanza di questa fase preliminare è emersa nella redazione del report finale, il quale, basandosi su una solida base scientifica, ha fornito le fondamenta essenziali per lo sviluppo di un piano di gestione mirato. Questo approccio integrato non solo ha offerto una visione dettagliata del contesto marino, ma ha anche consolidato il progetto PIPER come un esempio di eccellenza nella promozione della sostenibilità e della consapevolezza ambientale.

Coinvolgimento dei pescatori e della comunità locale

Un aspetto chiave dell’approccio innovativo del progetto PIPER è stato il coinvolgimento attivo dei pescatori, professionisti e amatoriali, e della popolazione locale. Questo coinvolgimento ha assunto la forma di meccanismi di autoregolazione e gestione partecipata della risorsa, conducendo alla creazione di un sistema di condivisione dei dati e degli obiettivi del progetto.

In questo contesto, è stata ideata e sviluppata un’applicazione gratuita, mirata a consentire ai pescatori di inserire dati relativi al numero di individui prelevati e alle zone di prelievo. L’intento è quello di utilizzare tali informazioni, in congiunzione con i dati scientifici raccolti, per effettuare una valutazione completa dello stato della risorsa nella specifica zona di studio.

Il coinvolgimento attivo dei pescatori e della comunità locale emerge quindi come catalizzatore di una maggiore consapevolezza e responsabilità nella gestione sostenibile del riccio di mare.

Impatto sulla conservazione della biodiversità

Il progetto PIPER, con uno sguardo attento all’importanza della conservazione della biodiversità, pone le sue radici su strumenti e direttive dell’Unione Europea, tra cui spiccano la Direttiva 2008/56/CE, nota come Marine Strategy Framework Directive (MSFD), e la Direttiva 92/43/CEE, più comunemente conosciuta come Direttiva Habitat. L’approccio proposto dallo studio propedeutico del progetto si concentra sulla valutazione dell’influenza delle modificazioni nella distribuzione e nel numero di individui di Paracentrotus lividus sulle comunità bentoniche nell’area di studio.

Questo particolare approccio si rivela un valido strumento per approfondire la comprensione degli equilibri ecologici, fornendo un quadro dettagliato delle interazioni tra il riccio di mare e le comunità bentoniche. Attraverso questa analisi, il progetto si propone di identificare le dinamiche che possono incidere sulla biodiversità marina, offrendo così una base solida per l’adozione di misure di gestione adeguate. L’obiettivo ultimo è garantire la conservazione della biodiversità marina nell’area di studio, allineandosi agli standard e alle direttive europee che promuovono la tutela dell’ambiente marino e la sostenibilità degli ecosistemi marini.

Conclusioni

Il progetto PIPER di CURSA si presenta come un esempio di innovazione nel campo della gestione sostenibile delle risorse marine. Grazie all’approccio scientifico integrato e al coinvolgimento attivo di pescatori e comunità locali, è stato possibile valutare lo stato della risorsa ittica del riccio di mare, con l’obiettivo di sviluppare un piano di gestione efficace. L’uso di strumenti tecnologici ha facilitato la raccolta di dati accurati, promuovendo una gestione partecipata e consapevole. Il progetto si impegna a considerare l’importanza della conservazione della biodiversità, adottando misure di gestione adeguate per preservare gli equilibri ecologici.

Il modello di buone pratiche delineato dal progetto PIPER si prospetta come un valido punto di riferimento per la gestione sostenibile delle risorse marine in contesti regionali diversi. La sua efficacia si manifesta non solo nell’ambito della conservazione della biodiversità marina, ma anche nella promozione attiva di pratiche di pesca sostenibili. L’esperienza accumulata da PIPER offre un quadro di eccellenza che potrebbe essere adattato e implementato con successo in altre regioni, consentendo così la trasferibilità di approcci e metodologie che promuovono la salute degli ecosistemi marini.

L’applicabilità di questo modello in contesti geografici diversi rappresenta un passo significativo verso la condivisione di best practices a livello internazionale. La sua adozione potrebbe concretamente contribuire alla conservazione della biodiversità marina a livello globale, creando un legame tra le diverse realtà regionali e promuovendo standard elevati di gestione sostenibile delle risorse ittiche.

Inoltre, la diffusione di pratiche di pesca sostenibili emerge come un elemento cruciale per la preservazione degli ecosistemi marini. L’implementazione di strategie e metodologie di successo, come quelle delineate da PIPER, può costituire un baluardo fondamentale contro le minacce ambientali e contribuire a mantenere la salute a lungo termine delle risorse marine.

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