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“Alberi monumentali”: lezione breve del Cursa
In Italia esiste una legge sugli “alberi monumentali”, la legge del 14 gennaio n. 10, approvata nel 2013. Tale legge riconosce e tutela gli alberi monumentali, definendoli, identificandoli e stabilendo sanzioni se abbattuti, tranne eccezioni previste.
Alberi di notevole età, dimensioni, forma o portamento sono i criteri necessari per definire gli alberi monumentali.
Sono monumentali quelli particolarmente rari per la specie che rappresentano, come il 𝐅𝐈𝐂𝐎 𝐌𝐀𝐆𝐍𝐎𝐋𝐈𝐎𝐈𝐃𝐄 della famiglia delle MORACEAE; pensiamo all’albero più grande d’Europa a Palermo.
Sono monumentali alberi con valenza ecologica o con valore culturale, la cui storia si lega a quella delle popolazioni locali. L’albero ad alto fusto o quello secolare (non ha importanza se isolato o facente parte di una formazione boschiva), che per età, dimensioni, pregio naturalistico, rarità botanica, peculiarità della specie, è considerabile come un raro esempio di maestosità e longevità.
Vengono considerati alberi monumentali sia esemplari appartenenti a specie autoctone che alloctone comprese le esotiche e le invasive.
“L’albero è il simbolo della forza della natura, le sue radici traggono dalla terra l’energia vitale per ergersi verso il cielo. Imparare a conoscere gli alberi significa apprezzare il loro ruolo centrale nell’ecologia del pianeta.
Per questo, per un riavvicinamento alla natura e per una comprensione delle sue valenze, serve tracciare nuovi percorsi pedagogici. Non bisogna limitarsi ad un lavoro teorico-informativo: credo che, specialmente fra i ragazzi, nelle scuole, sia necessario imparare ad amare e rispettare l’ambiente con una formazione sul campo.
Grazie ad una eventuale collaborazione con i Carabinieri del Corpo Forestale, penso che si possa dar vita ad occasioni di partecipazione collettiva dove, ad esempio, i ragazzi possano assistere all’impianto di alberi, seguire i diversi momenti vegetativi anche all’interno del verde delle città. C’è la necessità di comunicare il valore del verde, delle risorse ambientali, del patrimonio insostituibile che è la biodiversità”, spiega Stefania Spadafora, naturalista del Cursa.
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